Morire per l’Europa nonostante l’Europa. Non parliamo delle fiammate nazionaliste che popolano l’Europa in guerra, ma degli almeno 68 uomini e donne migranti che ai confini dell’Europa sono morti domenica scorsa. Da anni assistiamo al macabro susseguirsi di tragedie più o meno annunciate nel Mediterraneo. Da anni assistiamo anche ai moti di indignazione umanitaria che la cosiddetta società civile riserva ai migranti morti. Da anni vediamo questa indignazione correre parallela all’indifferenza riservata ai migranti e alle migranti quando sono vivi. …
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Cosa è venuto prima, il Piano di Ripresa e Resilienza o le sanzioni?
di OVID POP e VALENTIN CERNAT (Alternator, Romania) da Transnational Social Strike Platform → English Pubblichiamo questo articolo di Valentin e Ovid, membri del collettivo rumeno Alternator. Con questo contributo, che anticipa di poco la pubblicazione del secondo numero del giornale Climate Class Conflict (qui il primo), gli autori mettono in luce i processi di privatizzazione ed espropriazione attualmente promossi in Romania sotto l’egida della transizione verde. L’articolo fornisce, inoltre, una nitida immagine di come le politiche di guerra occidentali …
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Ai confini della transizione. Migranti e politiche climatiche nel Mediterraneo
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La lotta a Lützerath e le sfide del nostro presente. Intervista a Indigo
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Primo maggio: ricorrenza o rabbia?
Nel 1933 Adolf Hitler dichiarò il Primo Maggio Festa del Lavoro tedesco. Il giorno dopo sciolse i sindacati. Noi non crediamo alle analogie storiche e quindi non pensiamo che la storia possa riproporre un potere fascista come quello del Ventennio. Certo è però che Giorgia Meloni – forse postfascista, sicuramente non antifascista – ha tutte le intenzioni di occupare simbolicamente il Primo Maggio del 2023. Per fare le cose nel migliore dei modi ha convocato il giorno prima tre sindacati …
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Il movimento al bivio. Francia, scioperi e guerra
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La libertà di scioperare. Pneumatici sgonfi alla Nexen
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C’era una volta lo sciopero a… Hollywood
di ALESSANDRO CAMON (sceneggiatore) Lo sciopero della Writers Guild of America (WGA), che rappresenta i circa undicimila sceneggiatori professionali del cinema e televisione (me compreso), potrebbe sembrare da lontano come la protesta di una casta intellettuale privilegiata e incontentabile. La realtà è profondamente diversa. Si tratta della battaglia di migliaia di lavoratori intellettuali precari, intensamente sfruttati, e in pericolo di estinzione come categoria professionale. Le ragioni dello sciopero hanno a che fare con le trasformazioni del processo produttivo a partire …
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Primo Maggio 2023: Statement della rete E.A.S.T contro la guerra patriarcale
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La guerra in Ucraina come problema mondiale e la neutralità critica di Lula
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Rompere i fronti, superare i blocchi. Le nostre lotte per una politica di pace
Pubblichiamo l’editoriale del foglio contro la guerra “Rompere i fronti, superare i blocchi. Le nostre lotte per una politica di pace”. L’idea di questo foglio nasce dall’assemblea “La guerra in Ucraina e le nostre lotte” organizzata da ConvergenX – parole e pratiche in movimento il 15 gennaio a Bologna. È stato poi discusso e redatto collettivamente da compagne e compagni di Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Pisa, Reggio Emilia, Torino, Trieste. → Leggi il foglio completo online → Scaricalo in PDF …
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Si può ancora dire classe? Appunti per una discussione
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La guerra in Ucraina e le nostre lotte. Report della giornata di discussione del 15 gennaio
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Il Pride, le divise e il demone dell’inclusività. Uno sguardo strabico contro la tradizione
di MALOCCHIO MOODY Seguo con qualche interesse il dibattito sulla partecipazione dell’associazione di poliziotti arcobaleno al Pride bolognese, che però mi sembra mancare il punto. Politicamente non condivido la posizione racchiusa nello slogan «il Pride è di tutt*» ma al tempo stesso è veramente difficile non registrare che le cose stiano poi effettivamente così. Mi viene in mente quando non troppi anni fa un rifugiato intervenne dal palco del Pride nella democratica Bologna e fu contestato dalle prime file del …
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Iconografie cinesi
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I dolori del giovane Renzi
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The floods in Pakistan and the gendered effects of climate change. A conversation with Mariam Magsi
by MASHA HASSAN Pakistan is hit with a devastating climate catastrophe displacing around 33 million people where Balochistan and Southern Sindh provinces remain the most affected. Here we publish a conversation with Mariam Magsi* a multidisciplinary artist who is born and raised in Karachi, Pakistan, and now resides in Canada. Magsi’s family has been on the ground since the start of these flooding disasters, she shares with us intimate realities of the aftermath. From the invisibilization of Balochistan, to the …
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The metastasis of World War III
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After imperialisms. Problems and Possibilities of a Transnational Politics of Peace
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SDA Game: Work as you play. Play as you work
di FLORIANO MILESI e OTHILLE Ti arriva un messaggio, devi correre in un punto imprecisato che non conosci. La strada è buia e nebbiosa, e i pericoli tanti. Se sei riuscito ad arrivare a destinazione, avrai spiegazioni sommarie in una lingua strana e dovrai fare cose che non sai fare. Alcuni muoiono strada facendo, altri schiacciati vicino a te, ma il premio è succoso e allettante. Non stiamo parlando di una nota serie Netflix: sei un richiedente asilo e stai …
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Per Yaya Yafa: logistica, migranti e i limiti del sindacato
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Un lavoretto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
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La crisi attuale non è poi così nuova per le lavoratrici e i lavoratori dell’Est Europa
di ЛевФем / LEVFEM da «Lefteast» Pubblichiamo la traduzione italiana di un testo del collettivo femminista bulgaro LevFem, scritto in occasione del Primo Maggio, che discute la congiuntura attuale dalla prospettiva est-europea. A partire dalle lotte in corso e dai tentativi di lavoratrici e lavoratori est-europei di sottrarsi alla falsa alternativa tra lavoro e salute che il capitale pandemico cerca di imporre, l’articolo offre un punto di vista eccentrico ma cruciale per articolare un’iniziativa politica transnazionale. *** Quest’anno il primo …
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Governance e conflitto sociale nel tempo della pandemia
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Covid-19: l’Occidente spiazzato guarda a Oriente
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La lotta per la depenalizzazione dell’aborto in Ecuador: organizzare la rabbia, politicizzare la tristezza
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Dallo sciopero globale a Verona città transfemminista