mercoledì , 4 Dicembre 2024

editoriali

Oltre il 7 ottobre, fuori dal vicolo cieco

→ Also in English A quasi un anno dal 7 ottobre la necessità di dare corpo a un movimento contro la guerra è sempre più urgente. La discussione, il confronto e persino lo scontro nei movimenti su quale sia la posta in gioco è ancora più urgente nel momento in cui il ministro Piantedosi vieta la manifestazione nazionale del 5 …

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Per la critica della resistenza

→ English Nel passato più e meno recente, in Italia, l’invocazione alla “resistenza” è risuonata in mobilitazioni diverse. È risuonata nel giugno 1960, nella rivolta contro il convegno nazionale dell’MSI, partita da Genova e poi estesa in tutta la penisola. Dietro lo slogan “ora e sempre resistenza”, che portò alla caduta del governo Tambroni, non c’era solo la difesa dell’assetto …

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L’Europa in guerra: combattere il militarismo nella Terza guerra mondiale

→ Also in English “Portare la guerra in casa”. Questo era lo slogan del movimento pacifista ai tempi della guerra del Vietnam. Oggi è la parola d’ordine – con tutt’altro significato – delle e dei governanti europei a ogni latitudine. E lo è letteralmente, perché la guerra dovrebbe permettere di governare la riottosa casa europea, situata in un mondo informe, …

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Organizzare l’insorgenza nella stabilità impossibile: verso il TSS meeting di Bologna

Venti di recessione tirano un po’ ovunque. La guerra rivendica senza sosta il suo prezzo di sangue e devastazione. Non ci sono più spazi sicuri dove accumulare tranquillamente capitali o dove condurre serenamente la propria esistenza. Il prezzo più alto di questa situazione lo pagano donne e uomini poveri, quelli che lavorano o che migrano, tutti coloro che vogliono affermare …

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Morire per l’Europa nonostante l’Europa

Morire per l’Europa nonostante l’Europa. Non parliamo delle fiammate nazionaliste che popolano l’Europa in guerra, ma degli almeno 68 uomini e donne migranti che ai confini dell’Europa sono morti domenica scorsa. Da anni assistiamo al macabro susseguirsi di tragedie più o meno annunciate nel Mediterraneo. Da anni assistiamo anche ai moti di indignazione umanitaria che la cosiddetta società civile riserva …

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La convergenza di cui siamo parte e le sue incognite

Convergenza non è oggi il nome di una cosa. È piuttosto il nome di un problema. Ma è solo mantenendosi all’altezza del problema che essa può diventare qualcosa per il nostro movimento. Il problema non è nuovo, ma è reso ineludibile dalla Terza guerra mondiale in atto e da tutte le sue conseguenze sulle nostre vite. Mentre minaccia le nostre …

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La metastasi della Terza guerra mondiale

→ English Nonostante non affolli più i feed degli smartphone e scivoli tra le notizie di secondo piano nei giornali, la guerra in Ucraina continua e continua a produrre i suoi effetti. Ciò è vero anche se quelli che parlavano di un grande scontro per i valori dell’Occidente, per la salvaguardia dell’Europa, per la difesa ultima della libertà sembrano quasi …

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Dopo gli imperialismi. Possibilità e problemi di una politica transnazionale di pace

Questo tempo è scardinato. Maledetto destino, che proprio io sia nato per rimetterlo in sesto. Vieni, andiamo via insieme! Shakespeare, Amleto La guerra ha suscitato stupore per le cose che sono ancora possibili oggi. D’altra parte, non bisognerebbe stupirsi: se non la guardiamo con occhi europei, la guerra non ci ha mai davvero lasciato, ma si è solo mimetizzata dietro …

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Lo sciopero femminista contro la guerra e per una pace senza quiete

La marea femminista si è mostrata per anni con la forza di uno sciopero transnazionale. Poi c’è stato il tempo della pandemia, rallentato ma carico di cambiamenti rapidissimi. Pochi giorni fa, una folle guerra è scoppiata in Ucraina, ferendo ulteriormente la possibilità di costruire legami transnazionali. Noi però non possiamo tacere in questo tempo insopportabile, noi non possiamo rinunciare a …

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La silenziosa, inarrestabile marea. Il nostro femminismo alla prova del 27 novembre

English Cinque anni fa è stato lanciato il primo sciopero femminista transnazionale. È stato l’innesco di un processo di politicizzazione che ha modificato irreversibilmente le aspettative di milioni di donne e persone Lgbtq+, che hanno fatto della lotta contro la violenza maschile un comune progetto di sovversione sociale. Oggi, verso la mobilitazione transnazionale del 27 novembre contro la violenza maschile …

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