venerdì , 26 Aprile 2024

di∫social

L’ombra del pericolo. Gaza in noi

Le pagine di Facebook si stanno popolando di fotografie sempre più truci e angoscianti. Il problema è che ciò avviene solo in cerchie più o meno ampie, ma comunque limitate, di amici. La guerra in Palestina non buca gli schermi televisivi e non arriva sulle prime pagine dei giornali. A essere raccontato è solo il pericolo che essa potrebbe rappresentare …

continua a leggere

Le superiori virtù dei negri e la ragione di Mario

Negri italiani, stranieri che vogliono esserlo, donne che non stanno al loro posto. L’uguaglianza non è mai stata così difficile da eludere come negli ultimi decenni. In un saggio vecchio ma più che mai attuale Bertrand Russell scriveva delle presunte superiori virtù che gli oppressori riconoscerebbero agli oppressi al fine di garantirne la specifica umanità. In breve, queste superiori virtù …

continua a leggere

La CGIL e i migranti, ovvero il sonno dell’ombelico genera mostri

Che i sindacati e i sindacalisti siano abituati a guardare il proprio ombelico non è certo una novità; forse più innovativa è la pretesa che anche altri lo guardino. È questa la novità proposta da Piero Soldini, responsabile nazionale per l’immigrazione della CGIL, in una recente intervista circa il rapporto tra il suo sindacato e i lavoratori migranti. Velata dall’apparente …

continua a leggere

Le ali del sacrificio. La ristrutturazione fredda di Alitalia

Chi pensa che i sacrifici umani abbiano fatto il loro tempo si sbaglia di grosso! Se cambia la forma non vuol dire che la sostanza si modifichi di conseguenza. Perciò, sappiate che il sacrificio umano esiste ancora, negli ultimi decenni è particolarmente in voga e si fa chiamare ristrutturazione aziendale, austerità, flessibilità, snellimento industriale, ricapitalizzazione. La morte non è più immediata, siamo …

continua a leggere

Il corpo della libertà

di PAOLA RUDAN In virtù di un gioco di specchi deformante le domande attorno alla libertà femminile suscitate dal gesto elettorale di Paola Bacchiddu hanno prodotto una sorta di trappola argomentativa. Chi ha osato interrogare quel gesto alla luce del complesso ordine di significati in cui è stato compiuto – come ha fatto Ida Dominijanni – si trova suo malgrado …

continua a leggere

Gli illusionisti del capitale e il nero pane del realismo

Una delle più rilevanti testate giornalistiche nazionali ci ha offerto, oggi, illuminanti consigli per gli acquisti, proponendo modalità di selezione degli immigrati adeguate a un paese economicamente avanzato come l’Italia. Una «politica realista», ci viene detto, è quella della «convenienza» anziché dell’«accoglienza». Una volta che si sia dissipata la nebbia delle statistiche «fraudolente» che gonfiano i livelli di disoccupazione giovanile …

continua a leggere

Lo sciopero del capitale e i forconi in società

Torniamo a parlare di forconi qualche giorno dopo il 9 dicembre e il giorno prima del fatidico 18 dicembre. Sembra intanto che la replica della marcia su Roma non trovi la sua strada, non per una democratica paura di scatenare la violenza estremista, ma per la consolidata consapevolezza che il grido di dolore non verrà ignorato. I presidi, i blocchi …

continua a leggere

I Forconi e qualcosa di più?

Blocchi, saracinesche abbassate e scontri di piazza. È stato questo il 9 dicembre dei Forconi? Si era detto che si trattava di fascisti e in molti hanno continuato a ripeterlo mentre Piazza Castello a Torino si popolava (ma neanche così tanto come i media hanno fatto credere) di bandiere italiane e saluti romani. Altri hanno preferito una lettura diversa dei …

continua a leggere

L’apoteosi del meticciato

Il meticciato piace a tutti. Dalla ministra Kyenge agli antagonisti metropolitani tutti sono entusiasti del meticciato. Esso è la soluzione finalmente scoperta per andare oltre le differenze, per risarcire le sopraffazioni perpetrate nei secoli. D’altra parte, come si fa a non essere d’accordo? Come non desiderare di annullare le differenze, magari producendo un soggetto unico e nuovo che le contenga …

continua a leggere

Migranti, o del quinto Stato

Secondo l’International Migration Outlook dell’OCSE la migrazione e la vita in uno o più paesi diversi da quello di provenienza sono oggi la condizione più «naturale» di questo mondo globale. 232 milioni di persone sono in questo momento migranti internazionali, un numero che dagli anni novanta è quasi raddoppiato. La metà di questi migranti sono donne con ripercussioni di non …

continua a leggere