sabato , 27 Luglio 2024

editoriali

Fabbriche della precarietà 1.0 Educatrici e operatori sociali nel welfare in trasformazione

Il welfare contemporaneo è precario. Non basta più considerarlo come sistema di erogazione di servizi, criticarne lo smantellamento o la continua privatizzazione, affrontarlo come questione locale o terreno di scontro con le amministrazioni cittadine per una rideterminazione delle quote di spesa pubblica. Queste ultime, infatti, sono determinate in misura sempre maggiore dal governo e dalle normative europee sulla esternalizzazione e …

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Funzione pubblica, affari privati

Pubblichiamo un lungo dialogo con Maurizia Russo Spena, che negli ultimi mesi ha preso parte sia alle lotte dei precari delle agenzie private operative nella funzione pubblica, sia al percorso degli Stati generali della precarietà. Questa connessione a distanza ci permette in primo luogo di proseguire la nostra riflessione sulla forma precaria dell’inchiesta. In secondo luogo, ci consente di aprire un’indagine, …

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La misura della rabbia. Considerazioni prima e dopo il 15 ottobre

Il 15 ottobre come moltissimi altri abbiamo colto l’occasione offerta dalla giornata globale contro le politiche di austerity: l’occasione per amplificare le voci disparate di uomini e donne, precarie, migranti, operai, che ogni giorno fanno esperienza della crisi come di una precarizzazione sempre più sfrenata del lavoro e dell’esistenza, e che rifiutano la precarietà come forma selettiva e gerarchica di …

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Un debito inestinguibile, ovvero: noi non rimettiamo a voi i nostri debiti

Il debito è la forma della guerra nel tempo della precarietà. Come ogni guerra essa riguarda tutti, ma non colpisce tutti allo stesso modo. Ci siamo sempre opposti alla guerra in quanto distruzione immotivata della vita di milioni di proletari. Oggi rifiutiamo il debito per la sua azione distruttiva sulla vita di milioni di precari. Dobbiamo però guardare dentro al …

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Dai precari alla precarietà: per dire addio a entrambi

Di precarietà parlano ormai tutti. E’ un tema centrale in qualsiasi dibattito su lavoro, economia e società. La vulgata vuole che precari siano quelli che lavorano con contratti a tempo determinato, atipici, quelli assunti tramite agenzie interinali o forse perfino quelli che il contratto non ce l’hanno affatto. In questo modo, più che di precarietà si parla di precari, un gruppo …

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