Il dibattito sulla riforma dell’articolo 18 e del mercato del lavoro mostra dei tratti paradossali. Ripetere che il governo dei banchieri e della cinica piangente è contro i lavoratori è del tutto inutile. Quello che ci interessa è ciò che accade fuori dai palazzi: parliamo dei sindacati e dei movimenti. La CGIL della linea interventista firmata Camusso ha saggiamente proclamato uno sciopero …
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I diritti e qualcosa di più: Verso una Precarious’ Charter
Pubblichiamo il contributo di (s)Connessioni Precarie e del Coordinamento migranti Bologna e provincia al workshop su reddito e rivendicazioni degli Stati Generali 4.0 1. I precari hanno una lunga storia di lotte, non di riconoscimenti giuridici. Ci piace quindi proporre come riferimento storico il Cartismo in luogo della Magna Charta. Quest’ultima è stata in definitiva ottenuta dai baroni che volevano vedere …
continua a leggereSolo contraddizioni da offrire. Discutendo ancora di reddito, di salario e di precarietà
Torniamo a discutere di reddito, provando a dare alcune risposte e facendoci contemporaneamente altre domande. Come abbiamo chiaramente detto, troviamo interessante e intelligente la proposta di un reddito incondizionato e individuale. La troviamo politicamente rilevante per almeno due motivi. In primo luogo è una proposta che ha il coraggio e il realismo di assumere come data la precarizzazione del lavoro. Di conseguenza invece …
continua a leggereCostellazione precaria: riflessioni minime sul reddito garantito
La richiesta di un reddito minimo garantito giunge ormai come un mantra ossessivo da ogni parte. Persino la Cinica piangente sarebbe a suo modo favorevole. Sindacati e sindacalisti, che fino a ieri hanno difeso la centralità esclusiva del salario contrattato, folgorati sulla via del reddito ora si lanciano in spericolati progetti complessivi, stringono alleanze, riformulano discorsi, per sostenere il nuovo …
continua a leggereFabbriche della precarietà 1.0 Educatrici e operatori sociali nel welfare in trasformazione
Il welfare contemporaneo è precario. Non basta più considerarlo come sistema di erogazione di servizi, criticarne lo smantellamento o la continua privatizzazione, affrontarlo come questione locale o terreno di scontro con le amministrazioni cittadine per una rideterminazione delle quote di spesa pubblica. Queste ultime, infatti, sono determinate in misura sempre maggiore dal governo e dalle normative europee sulla esternalizzazione e …
continua a leggereFunzione pubblica, affari privati
Pubblichiamo un lungo dialogo con Maurizia Russo Spena, che negli ultimi mesi ha preso parte sia alle lotte dei precari delle agenzie private operative nella funzione pubblica, sia al percorso degli Stati generali della precarietà. Questa connessione a distanza ci permette in primo luogo di proseguire la nostra riflessione sulla forma precaria dell’inchiesta. In secondo luogo, ci consente di aprire un’indagine, …
continua a leggereLa misura della rabbia. Considerazioni prima e dopo il 15 ottobre
Il 15 ottobre come moltissimi altri abbiamo colto l’occasione offerta dalla giornata globale contro le politiche di austerity: l’occasione per amplificare le voci disparate di uomini e donne, precarie, migranti, operai, che ogni giorno fanno esperienza della crisi come di una precarizzazione sempre più sfrenata del lavoro e dell’esistenza, e che rifiutano la precarietà come forma selettiva e gerarchica di …
continua a leggereUn debito inestinguibile, ovvero: noi non rimettiamo a voi i nostri debiti
Il debito è la forma della guerra nel tempo della precarietà. Come ogni guerra essa riguarda tutti, ma non colpisce tutti allo stesso modo. Ci siamo sempre opposti alla guerra in quanto distruzione immotivata della vita di milioni di proletari. Oggi rifiutiamo il debito per la sua azione distruttiva sulla vita di milioni di precari. Dobbiamo però guardare dentro al …
continua a leggereDai precari alla precarietà: per dire addio a entrambi
Di precarietà parlano ormai tutti. E’ un tema centrale in qualsiasi dibattito su lavoro, economia e società. La vulgata vuole che precari siano quelli che lavorano con contratti a tempo determinato, atipici, quelli assunti tramite agenzie interinali o forse perfino quelli che il contratto non ce l’hanno affatto. In questo modo, più che di precarietà si parla di precari, un gruppo …
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