Le proteste contro il lockdown che stanno attraversando l’Italia ci restituiscono l’immagine di un paese sull’orlo di una crisi di nervi. Non stupisce allora che in molti, anche nel movimento, si improvvisino psicanalisti che, notoriamente, sono dei pazienti che tendono a curare gli altri per non curare se stessi. Trascinati da un desiderio alla deriva, violentemente attaccato a quell’oggetto sfuggente …
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Reddito povertà lavoro. Un’intervista al collettivo Riff Raff di Pordenone
Pubblichiamo un’intervista a Cristina del collettivo Riff Raff di Pordenone sulla legge regionale per il sostegno al reddito e l’inserimento lavorativo approvata nel mese di luglio dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Risulta chiaro dall’intervista che questa misura non conferisce il potere di sottrarsi al ricatto del lavoro. Al contrario, mentre amministra la povertà secondo un criterio apparentemente assistenzialistico che ne …
continua a leggereComunicazione politica precaria e sciopero transnazionale
→ EN Spazio I movimenti sociali europei hanno il compito pressante di definire la loro iniziativa politica, sapendo che l’Europa non è uno spazio definito e chiuso, ma il primo spazio globale con il quale devono fare i conti. Non a caso non è mai facile capire che cosa s’intenda quando si parla di Europa. Il nome sembra indicare di volta …
continua a leggereCreare e organizzare controegemonia in Europa
→ EN Undici luglio Ci vediamo l’undici luglio. A fare cosa? Si suppone che l’appuntamento non serva a pareggiare i conti per altre manifestazioni che non sono andate proprio benissimo. Ci vediamo l’undici luglio per «dimostrare» che l’opposizione sociale al regime del salario non accetta l’ulteriore intensificazione dei processi di precarizzazione, di espropriazione e di austerity. Descrivere correttamente la situazione …
continua a leggereIl regime del salario 2. Naspi, ovvero del triste tramonto del welfare
di LAVORO INSUBORDINATO →vedi anche Il regime del salario #1, #3, #4 C’era una volta il progetto di mettere al lavoro l’intera società italiana senza eccezioni e senza possibilità di sottrazione. Nel 2001 l’allora ministro Maroni in un celebre libro bianco proponeva una «società attiva e una nuova qualità del lavoro». Dopo quasi 15 anni di lotte e di resistenze quel …
continua a leggereUn caso politico. Intervista a Silvia Guerra, europea, italiana, espulsa
di WOLF BUKOWSKI Pubblichiamo l’intervista fatta da Wolf Bukowski a Silvia Guerra, artista italiana espulsa assieme a suo figlio dal Belgio perché la sua occupazione non le permetteva di «mantenere il suo soggiorno in qualità di lavoratore salariato». Le convulsioni della cittadinanza europea che già sono state sperimentate e dimostrate a proposito dei migranti extracomunitari arrivano ora a coinvolgere una …
continua a leggereINPS: previdenti, ma non per noi
A cosa contribuiamo versando ogni mese una percentuale del nostro salario all’INPS? Molti di noi precari e precarie non vedranno mai la pensione, perciò non è al nostro futuro che stiamo contribuendo. Dall’INPS e dal Ministero del Lavoro le risposte sull’ammontare della pensione dei precari di oggi sono talmente vaghe da essere chiarissime: la pensione, nei rari casi in cui …
continua a leggereSolo austerity? l’Europa senza principi e la politicizzazione della povertà
Ormai da diversi anni la parola povertà è rientrata nel gergo politico europeo. La porta d’ingresso principale sono state le rilevazioni statistiche. Queste ultime, tuttavia, non fanno altro che ridurre a questione tecnica la quota di popolazione che si colloca sotto a una certa soglia di reddito. La costruzione di nuovi indicatori e di nuovi modi di indagare e classificare …
continua a leggereLa crisi come problema politico
La crisi sta finendo. O forse no. Non bisogna credere a chi, come se nulla fosse successo, ricomincia lentamente a celebrare le sorti progressive e magnifiche del capitalismo. Non si deve però nemmeno essere indulgenti verso chi prova quasi fastidio di fronte a questa eventualità, affidando al protrarsi della crisi la speranza di improvvisi rivolgimenti politici. È invece importante interrogarsi …
continua a leggereAl caldo dell’autunno. Prime considerazioni su una stagione che continua
Mentre l’autunno si avvicina, sono in molti a chiedersi per l’ennesima volta se sarà caldo. Già alcune organizzazioni sindacali e politiche hanno prenotato manifestazioni nazionali e scioperi generali, nella convinzione di mobilitare le masse e innescare l’annunciata conflittualità. L’arretramento politico e sociale che già abbiamo vissuto dopo gli ultimi one-day-spot, atti unici di irruzione della soggettività precaria durante qualche manifestazione, …
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