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Napoli: lotte nel welfare verso lo sciopero precario

Primo sciopero operatori sociali NapoliIl prossimo 8 giugno la lotta degli operatori sociali a Napoli giunge a un passaggio cruciale. La scadenza sarà decisiva per un movimento di lotta che da mesi sta presentando alla regione Campania e al comune di Napoli il conto di tutte le loro inadempienze. Da mesi, infatti, regione e comune vengono meno agli impegni che continuamente prendono per allontanare la crisi del welfare. A questa inadempienza politica si somma quella economica, perché il modo migliore per mantenere i progetti sembra essere quello di non pagare per mesi e mesi gli operatori sociali. Tutte queste cose non avvengono solo Napoli. Proprio per questo la mobilitazione dell’8 giugno non riguarda solo Napoli. Se la crisi del welfare è un fenomeno globale, la più brutale precarizzazione del lavoro degli operatori sociali è una risposta istituzionale che accomuna moltissime città italiane. Dopo l’esperienza di sciopero dello scorso 6 maggio a Torino, quelle stesse città possono essere accumunate però anche dalla risposta degli operatori. Di fronte alle inadempienze di comuni e regioni si diffonde e si afferma una risposta finora considerata impossibile: sciopero! 

Welfare Day! Primo sciopero degli operatori sociali in Campania 

Il destino dei servizi sociali è già segnato. I tagli alla spesa sociale li hanno quasi azzerati e il Governo Monti non ha alcuna intenzione di intervenire in questa tendenza. La regione Campania ha stanziato solo 27 milioni di euro per le politiche sociali a fronte dei 100 milioni necessari a soddisfare i bisogni di cura e assistenza dei cittadini. I ritardi dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni e il mancato riconoscimento del lavoro sociale stanno mettendo in ginocchio il welfare. Il Comune di Napoli ha un debito con le organizzazioni sociali di circa 75 milioni di euro; i pagamenti verso il terzo settore sono fermi a giugno 2008 e settemila operatori sociali napoletani non percepiscono stipendi da mesi. A causa dei tagli e della precarizzazione del lavoro sociale, molte cooperative e associazioni hanno chiuso, migliaia di operatori sociali sono a rischio di disoccupazione e i cittadini saranno privati di servizi essenziali di sostegno e di assistenza.

Oggi l’unico modo per farci ascoltare è il blocco dei servizi con la proclamazione dello Sciopero.

° Contro i tagli alla spesa sociale ° Per il ripristino del Fondo Sociale Nazionale ° Per i livelli minimi di assistenza ° Per lo stanziamento di fondi adeguati da parte della Regione ° Per il ripiano immediato del debito sociale e socio-sanitario da parte delle Pubbliche Amministrazioni ° Per un sollecito piano di rientro del debito accumulato dal comune di Napoli ° Per l’utilizzo immediato dei fondi europei destinati al sociale ° Contro la precarietà del lavoro sociale.

Per rivendicare la dignità e la professionalità degli operatori sociali

MANIFESTAZIONE REGIONALE

Venerdì 8 Giugno 2012

Concentramento ore 9.30 – Piazza Municipio, Napoli

Mobilitazione promossa dal Collettivo operatori sociali, sostenuta dal Comitato Il Welfare non è un lusso, sciopero indetto dai Cobas Operatori sociali.

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