Una modesta proposta non offre ricette per l’osteria dell’avvenire, ma un modesto punto di vista politico critico delle istituzioni, delle scienze, delle ideologie della società-mondo e delle parole e delle pratiche che la contestano. È il nostro modo di stare nel dibattito indicando l’utilità politica di esprimere il disaccordo, sapendo che la critica teorica non risolve il problema politico dell’organizzazione ma mostra l’insufficienza dei modelli organizzativi dati. Una modesta proposta per porre la critica all’altezza dei movimenti transnazionali del lavoro vivo.
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