Lo scorso anno sono successe cose la cui importanza è pari solo alla nostra insoddisfazione per non averne saputo sfruttare a pieno le potenzialità. Il femminismo, i movimenti dei migranti e la configurazione logistica dei rapporti di produzione e riproduzione sociale hanno messo in moto una grande mutazione. Il femminismo è stata una novità esplosiva. Le lotte quotidiane delle donne …
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Dare forma alla radicalità del conflitto. Un’intervista a Judith Butler
di PAOLA RUDAN Una versione abbreviata di questa intervista è stata pubblicata su «Il Manifesto» del 1 luglio 2017 L’intervista è stata realizzata mercoledì 28 giugno a Bologna, dove Judith Butler si trovava come promotrice della conferenza internazionale «The critical tasks of the University» e per partecipare alla Summer School «Sovereignty and Social Movements» organizzata dall’Academy of Global Humanities and …
continua a leggereSenza famiglia. Ovvero il matrimonio e il divorzio ai tempi del neoliberalismo
Trattata come una faccenda di gossip su vip ricchi e annoiati, la recentissima sentenza della Cassazione sugli assegni divorzili è passata quasi sotto silenzio, reputata al massimo come una sorta di «lezione» in fondo meritata per le donne che si sposano per convenienza e perché non hanno voglia di lavorare. Lo scarso rilievo dato alla sentenza è ancora più sorprendente …
continua a leggereCarla Lonzi: autoritratto dell’imprevedibilità
di PAOLA RUDAN Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «il Manifesto» del 30 marzo 2017. Per la copertina del suo Carla Lonzi. Un’arte della vita (DeriveApprodi, 2017, 20€) Giovanna Zapperi ha scelto una fotografia sorprendente. La fotografia è a colori. Lonzi incrocia le braccia e sorride. Sullo sfondo, la ruota panoramica di San Antonio, in Texas, …
continua a leggereLa fertilità neoliberale e il desiderio delle donne
di PAOLA RUDAN A quanto pare le intenzioni di Beatrice Lorenzin sono state fraintese. Di fronte alle proteste, all’indignazione e alla rabbia suscitate dalla campagna pubblicitaria che annuncia il Fertility Day la ministra si è affrettata a correggere il tiro. Il Fertility Day, però, non è una trovata estemporanea e nemmeno si riduce a un pacchetto pubblicitario di cartoline, slogan …
continua a leggereL’etica corporea della precarietà. La performance moderna di Judith Butler
di PAOLA RUDAN Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «il Manifesto» del 31 agosto 2016. A ispirare l’ultimo lavoro di Judith Butler – Notes toward a Performative Theory of Assembly (Harvard University Press, 2015) – sono i movimenti sociali che hanno attraversato le strade e le piazze del globo negli ultimi dieci anni. Le grandi manifestazioni dei …
continua a leggereL’altra metà del made in Italy
di ROBERTA FERRARI Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «Il Manifesto» del 9 giugno 2016. «Noi lavoranti a domicilio abbiamo speso ognuna un milione; per 10.000 che siamo equivale a 10 miliardi per comprare “le nostre fabbriche casalinghe”, cioè le macchine. In compenso, quasi nessuna ha il libretto di lavoro, perciò dopo anni di schiena rotta, niente …
continua a leggereIl senso del femminismo e le filosofie dell’umano
di PAOLA RUDAN Pubblicato su «Il Manifesto» del 21 gennaio 2016 con il titolo Judith Butler e il corpo vivente delle relazioni. *** Nell’introduzione a Senses of the Subject (New York, Fordham University Press, 2015, pp. 217) – una raccolta di saggi pubblicati tra il 1993 e il 2012 – Judith Butler chiarisce che si tratta dei suoi lavori più filosofici e …
continua a leggereIl capodanno del patriarcato e l’urgenza di una politica femminista
di PAOLA RUDAN → EN A capodanno, a Colonia, decine di donne sono state molestate, stuprate e derubate da decine di uomini. Allo stato attuale delle indagini, sembra che le aggressioni non siano state concertate e pianificate; inoltre, gli «apparentemente arabi» che, secondo i primi resoconti, le hanno commesse non erano, almeno non tutti, rifugiati arrivati in Germania negli ultimi …
continua a leggereLa libertà di non essere madri
di PAOLA RUDAN La stessa notte in cui ha finalmente successo, Victor Frankenstein sogna la propria madre, che si decompone nel momento stesso in cui lui l’abbraccia. La scena onirica descritta da Mary Shelley racconta la storia millenaria della battaglia combattuta sul corpo delle donne per l’appropriazione della loro capacità generativa, la storia di una potenza che deve essere dominata …
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