di FELICE MOMETTI Tom Barrett, uno che conta parecchio nel partito Democratico, è sindaco di Milwaukee da 12 anni. Politicamente molto vicino a Obama, nei giorni scorsi durante la rivolta del quartiere di Sherman Park, provocata dall’ennesima uccisione di un giovane afroamericano da parte della polizia, ha dichiarato che la «situazione è sfuggita di mano» e che «ci sono stati …
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Scene di movimento di classe in Francia
di FELICE MOMETTI, da Communia network La politica e il conflitto sociale, per fortuna, non procedono per imperativi categorici. Anzi ogni volta che se ne proclama uno come necessario si ottiene l’effetto contrario. Da qualche anno nella esangue sinistra italiana c’è la moda del «fare come». Fare come la Grecia, fare come Syriza, fare come Podemos, fare come Barcelona en comù …
continua a leggereTime of strike, time of uprising: France, or rather Europe
→ Italian Since months, France is the theatre of the biggest social strike of Europe. In order to contrast the loi El Khomri, thousands of workers refused to work and new strikes are continuing to interrupt production and services. The flows of transports, commodities and oil – with the prolonged block of refineries – are a field of struggle in …
continua a leggereLa resistenza di Bernie
di FELICE MOMETTI La brutta notizia per Bernie Sanders era già arrivata una settimana prima del voto alle primarie del partito democratico nello stato di New York. Il più potente e aggressivo Super PAC che sostiene e finanzia con centinaia di milioni di dollari la campagna di Hillary Clinton aveva deciso di iniziare a comprare gli spazi televisivi, radiofonici e …
continua a leggereDentro i workers’ centres di Chinatown
di DAWID KRAWCZYK, da Political Critique – Krytyka Polityczna Traduciamo e pubblichiamo l’inchiesta di Dawid Krawczyk di Krytyka Polityczna sui workers’ centres di Chinatown, a New York, perché offre uno sguardo lucido sulla sfida globale dell’organizzazione contemporanea del lavoro. Questi «sportelli» e community centres danno supporto tanto giuridico quanto organizzativo a lavoratori e lavoratrici nel loro faccia a faccia col padrone …
continua a leggereBernie for president?
di FELICE MOMETTI È la seconda volta che Hillary Clinton, la candidata «inevitabile» alla presidenza degli Stati Uniti, vede la sua corsa ostacolata da un outsider. Sappiamo come è andata a finire la volta scorsa con Obama. La storia non si ripete, non si deve ripetere, questo il mantra recitato negli ultimi giorni dal potente staff della ex segretario di …
continua a leggereThe same things come back. Europe and our strike against the misery of the present
→ Italian Together with many others we said again and again that Europe is the minimum field of struggle. In front of the states of emergency, of Daesh’ terrorism, of the declared or directly waged wars, after the recent elections in France it is as if we were captured in an endless European involution. It seems that the same things …
continua a leggereWorking people must achieve unity with the migrant workers
From the website Political Critique — Central and Eastern European Magazine of Politics and Culture, we publish an interview realized by Dawid Krawczyk after the meeting in Poznan with Paola Rudan – an activist involved in the project of theTransnational Social Strike and a member of Precarious Di∫connections and of the Coordinamento Migranti in Bologna, Italy. → See also the …
continua a leggereUnder the sign of the storm. Migrants, Europe and transnational strike
→ Italian Like a storm, migrants are haunting Europe. With their disordered movements they are crushing borders, institutions, and seemingly consolidated ideologies. Migrants have blown up the European status quo. What the Greek referendum was not able to do, it’s now happening thanks to thousands of men, women, and kids who are putting their lives at stakes in order to …
continua a leggereLo spettacolo della riproduzione dell’arte
di FELICE MOMETTI L’accostamento sembra casuale. Però disporre uno accanto all’altro, sul banco della libreria della 56° Biennale dell’Arte di Venezia, il Capitale di Marx, l’Angelus Novus di Benjamin e il Catalogo ufficiale dell’Expo milanese pare un classico lapsus freudiano. Come se l’inconscio trapelasse nella macchina espositiva veneziana. Al tempo delle «eclissi delle utopie» anche Marx e Benjamin possono essere …
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