di FELICE MOMETTI Il centro logistico di Amazon a Staten Island comprende quattro magazzini che occupano più di diecimila lavoratrici e lavoratori, in grande maggioranza afroamericani e latini. A Staten Island si trova il centro nevralgico dal quale dipendono una cinquantina di magazzini di smistamento che consegnano nel più breve tempo possibile i 2.400.000 pacchi giornalieri nell’area metropolitana di New …
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Capitalizzare l’arte nella metropoli americana: Jasper Johns da Filadelfia a New York
di FELICE MOMETTI Da New York a Filadelfia ci sono 150 km, 15 milioni di abitanti, le sedi di gruppi finanziari come BlackRock, Vanguard, JP Morgan, Goldman Sachs, una trentina di università, i porti e le logistic city del New Jersey che movimentano migliaia di container al giorno. La quantità e l’intensità dei flussi di merci, servizi e informazioni …
continua a leggereDimissioni senza rassegnazione. Rifiuto del lavoro e scioperi d’ottobre negli USA
di MATTEO ROSSI Where are the workers? titolava qualche giorno fa un allarmato opinionista del «New York Times», sottolineando la mancanza di autisti e camionisti, di infermiere negli ospedali, camerieri nei ristoranti e commessi nei supermercati. «Com’è possibile che così tanti americani si possano permettere di non lavorare?» si domandano increduli giornalisti ed economisti, individuando la risposta nella generosità dei …
continua a leggereMaledetto fu settembre… I movimenti transnazionali e l’autoritarismo neoliberale
Impressioni di settembre 1973 – Merci, monete e sangue, o delle fantasie del neoliberalismo 11 settembre 1973: il neoliberalismo viene al mondo sporco del sangue versato agli ordini di un generale cileno. Covato per decenni all’ombra di più o meno oscuri adoratori della moneta, il neoliberalismo trova le condizioni per uscire allo scoperto tracciando un nuovo spazio globale in cui …
continua a leggereQualcosa di nuovo a Occidente. Appunti sulla transizione americana
di FELICE MOMETTI Jake Sullivan è tra i consiglieri politici più ascoltati di Biden. Prima ancora era stato consigliere politico di Hillary Clinton e di Obama. Nel febbraio dello scorso anno ha pubblicato su «Foreign Policy», tra le riviste di punta dell’establishment democratico, un articolo dal titolo L’America ha bisogno di una nuova filosofia economica, con sottotitolo Gli Stati Uniti …
continua a leggerePoliticizzare il futuro. I movimenti sociali negli Stati Uniti dopo Trump e prima di Biden
di FELICE MOMETTI Siamo ai titoli di coda dell’horror show del narcisista maligno che ha occupato per quattro anni la Casa Bianca? Si è finalmente scongiurato il pericolo di un regime fascista negli Stati Uniti? Dare un’interpretazione psicoanalitica dei processi sociali e confondere la natura dei regimi fascisti con il populismo autoritario di un presidente o di un’istituzione spesso non …
continua a leggereLa partecipazione virtuale a uno sciopero virtuale. L’agitazione sindacale negli USA a ridosso di Black Lives Matter
di FELICE MOMETTI da New York Molti erano stati gli appelli, tra la fine di maggio e la fine di giugno, ai sindacati per convocare scioperi nel momento di maggior conflitto espresso dal movimento contro il razzismo istituzionale negli Stati Uniti. Appelli quasi tutti caduti nel vuoto con l’eccezione di alcuni piccoli sindacati locali dei conducenti di bus che hanno …
continua a leggereIl presente come problema politico. Sulla situazione del movimento sociale negli USA
di FELICE MOMETTI Come consolidare socialmente un movimento mantenendo l’intensità e la radicalità del conflitto? Formule non ce ne sono. Manuali nemmeno. A meno che non ci si consoli con inservibili analogie storiche che confermano solo la propria autoreferenzialità. Rapporti di forza, relazioni sociali, composizione di classe, simboli e immaginari interpellano i movimenti sociali obbligandoli continuamente a inventare il presente. …
continua a leggereUn primo maggio sorprendente. Scioperi tra produzione e riproduzione negli Stati Uniti
di FELICE MOMETTI È stato un primo maggio diverso negli Stati Uniti, non solo per la pandemia e 30 milioni di domande per il sussidio di disoccupazione. Bisogna andare indietro di qualche anno, nel 2012, per trovare qualcosa di simile. L’anno in cui il movimento Occupy, sfidando tutte le leggi antisciopero statali e federali e i grandi sindacati, proclamò e …
continua a leggereBernie out. Ascesa e declino di un rivoluzionario riluttante
di FELICE MOMETTI «Certo che voto Bernie alle primarie ed anche alle elezioni di novembre se ottiene la nomination. Poi, se dovesse diventare Presidente, per i prossimi 20 anni non ci sarà più una sinistra credibile negli Stati Uniti». Questa era la previsione, a mezza strada tra il paradossale e il provocatorio, fatta all’inizio di febbraio da un attivista storico …
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