giovedì , 25 Aprile 2024

∫connessioni precarie

Ciao pensione ciao. Sul versante legislativo del lavoro

di MAURIZIO FONTANA Andare via lontano a cercare un altro mondo, dire addio al cortile, andarsene sognando.  E poi mille strade grigie come il fumo, in un mondo di luci sentirsi nessuno.  Saltare cent’anni in un giorno solo, dai carri dei campi agli aerei nel cielo (Luigi Tenco) Come si è compreso qualche tempo dopo la morte di Luigi Tenco, …

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Smart working, smart profit… Smart strike?

di LAVORO INSUBORDINATO Avete bisogno di un convivente che vi aiuti a pagare affitti e bollette? Fra poco non sarà più un problema. È in arrivo lo smart working, il lavoro agile che permetterà allo sfruttamento di entrare nelle case di lavoratori e lavoratrici in salute e in malattia, 365 giorni l’anno finché licenziamento non li separi. Pensate che esista …

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«Ponte Galeria è l’unico Cie femminile d’Italia». Intervista a Enrica Rigo

di MONICA PEPE, da Zeroviolenza Dopo aver pubblicato un lungo articolo di Enrica Rigo e Jacopo De Giovanni a proposito dell’espulsione – avvenuta lo scorso 15 settembre – di 30 donne nigeriane richiedenti asilo detenute nel Cie di Ponte Galeria, condividiamo l’intervista a Enrica realizzata da Monica Pepe per Zeroviolenza in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. …

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Paint it red. The order of war and our transnational disorder

→ Italian Today both the holy war and the democratic one claim to impose a principle of order. Both are dividing with precision the fronts, asking to line up in order to meet the established targets. To reject the order of war does not mean, though, to embrace pacifism. To repeat the experience of the great movement that, after the …

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Paint it red. L’ordine della guerra e il nostro disordine transnazionale

→ English Tanto la guerra santa quanto quella democratica pretendono oggi di imporre un principio d’ordine. Entrambe dividono con precisione i campi, chiedono di schierarsi per raggiungere gli scopi stabiliti. Rifiutare l’ordine della guerra non significa però confidare nel pacifismo. Non appare neppure lontanamente possibile ripetere l’esperienza del grande movimento che, dopo l’aggressione all’Iraq nel 2003, era stato addirittura indicato …

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I territori possono produrre jihadismo? Le banlieue, Daesh e il terrore

di CAROLE DES MERES – Parigi Oltre ad aver effettivamente portato all’instaurazione di un clima di terrore e una reazione violenta da parte dei militari francesi, la risposta agli attentati dello scorso 13 Novembre a Parigi ha profondamente toccato il Belgio e in particolare il comune di Molenbeek, indicato come «territorio-incubatore» di jihadisti. È proprio in quel comune, infatti, che …

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Dalla parte del terrore o dalla parte dei migranti

di COORDINAMENTO MIGRANTI Il taxi vuoto di un tassista musulmano a New York la notte del 13 novembre simboleggia il significato di ‘terrore’. «La gente», ha raccontato il tassista, «ha paura di me, pensa che io sia parte di quanto accaduto a Parigi, non si sente sicura e io non posso lavorare». Il rischio è infatti che ogni musulmano, ogni …

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L’Europa anche fuori dall’Europa: salvare i confini, governare la mobilità

Il gelido massacro di Parigi ha offerto un’occasione imperdibile a quanti negli ultimi mesi hanno pensato di rispondere alla tempesta scatenata dai migranti sull’Europa innalzando muri e blindando i confini. L’occasione è stata subito colta, per esempio, dal governo polacco, che in pieno spirito europeista ha dichiarato che in queste condizioni non può rispettare gli accordi di ricollocamento dei rifugiati: …

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Sgomberiamo la società civile

Credevamo di aver ormai sentito tutto, o quasi. Pensavamo che le porcate avessero un limite e che anche la tanto fumosa società civile comprendesse che c’è una soglia di sopportazione per le boiate. Ma ecco che Bologna, che si crede ancora grassa e rossa, ci lascia nuovamente a bocca aperta con la sua nuova strategia di rigenerazione urbana. La procedura …

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La fabbrica delle differenze. Forza lavoro, mobilità e lotta di classe attraverso i confini d’Europa

di DEVI SACCHETTO →English Pubblichiamo la versione rivista di uno degli interventi introduttivi del workshop «Trasformazioni del lavoro e sciopero transnazionale: nuovo regime di fabbrica, precarizzazione e composizione del lavoro» organizzato da ∫connessioni precarie con Worker’s Initiative (Polonia), TIE – Global Worker’s Network (Germania), Angry Workers (Regno Unito) durante il meeting per uno sciopero sociale transnazionale che si è tenuto …

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