→ Italian How can we live without our lives? (John Steinbeck, 1939) The old working class is dead. However, at a certain point of its agony it has elected the 45th president of the United States of America. It is impossible to come to different conclusions looking at the manifold comments that consider the white working class as the main …
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Trump-l’oeil. Organizzarsi contro il «mostro» nel privato inquieto d’America
→ English How can we live without our lives? (John Steinbeck, 1939) La vecchia classe operaia è morta, ma in qualche momento della sua agonia deve aver eletto il 45esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Impossibile concludere altrimenti dopo aver assistito alla sequela di commenti che indicano nella white working class la principale responsabile della resistibile ascesa di Donald Trump. …
continua a leggereL’etica corporea della precarietà. La performance moderna di Judith Butler
di PAOLA RUDAN Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «il Manifesto» del 31 agosto 2016. A ispirare l’ultimo lavoro di Judith Butler – Notes toward a Performative Theory of Assembly (Harvard University Press, 2015) – sono i movimenti sociali che hanno attraversato le strade e le piazze del globo negli ultimi dieci anni. Le grandi manifestazioni dei …
continua a leggereLa resistenza di Bernie
di FELICE MOMETTI La brutta notizia per Bernie Sanders era già arrivata una settimana prima del voto alle primarie del partito democratico nello stato di New York. Il più potente e aggressivo Super PAC che sostiene e finanzia con centinaia di milioni di dollari la campagna di Hillary Clinton aveva deciso di iniziare a comprare gli spazi televisivi, radiofonici e …
continua a leggereBernie for president?
di FELICE MOMETTI È la seconda volta che Hillary Clinton, la candidata «inevitabile» alla presidenza degli Stati Uniti, vede la sua corsa ostacolata da un outsider. Sappiamo come è andata a finire la volta scorsa con Obama. La storia non si ripete, non si deve ripetere, questo il mantra recitato negli ultimi giorni dal potente staff della ex segretario di …
continua a leggereC’è un’autostrada tra Baltimora e Milano?
di CINZIA ARRUZZA e FELICE MOMETTI A breve ∫connessioni precarie pubblicherà un proprio contributo (ora potete leggerlo qui) al dibattito che si è aperto nel movimento dopo la Mayday dello scorso venerdì. Pubblichiamo intanto volentieri un intervento di Cinzia Arruzza e di Felice Mometti. *** Non tutti i riot sono uguali. E nemmeno gli eventi di insorgenza degli ultimi anni. …
continua a leggereIl processo di Ferguson
di GABE CARROLL, da New York (@GabeKCarroll) La lettura della decisione del Grand Jury di non procedere in alcun modo contro Darren Wilson, il poliziotto che ha ucciso Michael Brown Jr, è stata preceduta da settimane di tensione, ma ha avuto nessun effetto distensivo. L’intera procedura del Grand Jury è stata da subito controversa e il PM Bob McCullough (storicamente …
continua a leggereDimissioni senza rassegnazione. Rifiuto del lavoro e scioperi d’ottobre negli USA
di MATTEO ROSSI Where are the workers? titolava qualche giorno fa un allarmato opinionista del «New York Times», sottolineando la mancanza di autisti e camionisti, di infermiere negli ospedali, camerieri nei ristoranti e commessi nei supermercati. «Com’è possibile che così tanti americani si possano permettere di non lavorare?» si domandano increduli giornalisti ed economisti, individuando la risposta nella generosità dei …
continua a leggereL’astratta concretezza di Julie Mehretu
di FRANCESCA DELLA SANTA Nelle opere di Julie Mehretu rimbomba il conflitto fra lo spazio e il tempo, aggrovigliati e indistinguibili, in una relazione pesante che l’artista racconta all’interno di un paesaggio urbano che espande nella complessità in movimento e in lotta con sé stesso. Le sue opere tuonano nel suono delle linee che si interrompono, che si incrociano, che …
continua a leggereQualcosa di nuovo a Occidente. Appunti sulla transizione americana
di FELICE MOMETTI Jake Sullivan è tra i consiglieri politici più ascoltati di Biden. Prima ancora era stato consigliere politico di Hillary Clinton e di Obama. Nel febbraio dello scorso anno ha pubblicato su «Foreign Policy», tra le riviste di punta dell’establishment democratico, un articolo dal titolo L’America ha bisogno di una nuova filosofia economica, con sottotitolo Gli Stati Uniti …
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