venerdì , 19 Aprile 2024

Bastard report #2: Grande distribuzione

Report Bastardo 2Mentre Standard&Poors declassa l’Italia, Bastard&Poor$ mette retailer e grande distribuzione sotto osservazione. 

Parole chiavecarichi di lavoro eccessivi, straordinari e festivi non retribuiti, capetti abusatori, pratiche di degradazione.

Outlook: propensione al passaggio dall’essere solo poveri all’essere anche bastardi che attraversa tutta la catena della distribuzione.

Indicazioni: comunicare tra colleghi, diffondere l’abitudine a giudicare la propria condizione di lavoro, segnalare esperienze di insubordinazione

Inauguriamo una serie di report di settore che offrono un giudizio complessivo sulle condizioni di lavoro nei diversi ambiti lavorativi. La grande quantità di rating pervenuti sulla grande distribuzione (soprattutto supermercati e ipermercati) e sui retailer (venditori al dettaglio, in particolare grandi marchi in franchising) ci porta a mettere questo settore sotto osservazione e a proporne un’analisi provvisoria. La catena della distribuzione si impone all’attenzione di Bastard and poor’$ anche a causa dei molti scioperi che hanno investito il settore della logistica nel suo complesso, anche là dove esso presta servizi ad alcuni dei più grandi marchi della grande distribuzione organizzata come Coop Adriatica e Esselunga.

Ritaglio Repubblica B&PI lavoratori migranti dei magazzini hanno già espresso il loro rating in modo piuttosto chiaro nei mesi scorsi: gli scioperi nel settore equivalgono infatti a un rating «F» che Bastard and Poor’$ non può ignorare. Pensiamo che queste esperienze rispondano parzialmente ad alcuni dei problemi sollevati dall’agenzia nel primo report. In particolare paiono contrastare la divisione tra i lavoratori e possono essere da stimolo anche per gli occupati in altri comparti del settore. Bastard and Poor’$ ritiene infatti che nel complesso anche i lavoratori del settore preso in esame mostrino un’alta propensione al passaggio dall’essere soltanto poveri a essere anche bastardi, pur esercitando la loro bastardaggine in forme differenti. Ciò risponde pienamente allo spirito dell’agenzia, che per questo ha deciso di concentrarsi sul settore nel suo secondo report, e invita lavoratori e lavoratrici a contribuire con il loro rating.

Leggi il report e consulta i grafici sul sito di Bastard&Poor$

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