sabato , 20 Aprile 2024

Solidarietà a ERT, solidarietà alla lotta dei greci per la democrazia

GREECE-ECONOMY-MEDIARiceviamo dai compagni di Solidarity for All il comunicato che invita alla mobilitazione e al sostegno al fianco di tutti coloro che in Grecia stanno lottando contro la chiusura del circuito radio-televisivo nazionale decretato dal governo martedì 11 giugno, che pubblichiamo insieme al video dello sciopero di oggi. Dopo il divieto dello sciopero degli insegnanti, le misure del governo Samaras mostrano la faccia autoritaria del governo politico della crisi, che ancora una volta si scontra con una mobilitazione di massa, che non è disposta a retrocedere. La lotta per ERT, come chiarisce Solidarity for All, non vuole essere meramente difensiva, né tanto meno può essere racchiusa all’interno di confini nazionali, e in questo senso va il legame ideale e politico con la sollevazione di cui in questi giorni è stata protagonista la Turchia. Ancora una volta la Grecia mette a nudo la materialità della politica globale nel tempo della crisi. Quella degli uomini e delle donne che occupano le strade in Grecia è «una lotta che dobbiamo combattere e vincere insieme».

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Nel tardo pomeriggio di martedì scorso il governo greco ha annunciato, ancora una volta per decreto, la chiusura definitiva di ERT, il circuito radio-televisivo nazionale, a partire dalla mezzanotte. Nonostante i recenti discorsi del governo sulla «storia di successo», questa arroganza senza precedenti rivela che all’amministrazione Samaras è rimasta solo una scelta: rifugiarsi nella messa fuori legge degli scioperi, mettere sotto attacco ogni processo democratico e diritto costituzionale ancora rimasto in piedi in Grecia e letteralmente materializzare il regime dittatoriale della Troika per dare applicazione alle misure di austerità.

Questo gesto autoritario, che rievoca il ricordo della dittatura militare, ha causato l’immediata mobilitazione di massa di decina di migliaia di persone, sindacati, partiti politici progressisti, autorità locali e organizzazioni sociali, tanto in Grecia quanto nei luoghi della diaspora greca nel mondo. La sede principale di ERT, così come le sue filiali nel paese, sono state occupate dagli impiegati, supportati da migliaia di persone che si sono radunate intorno alle sedi in molte altre città per evitare l’interruzione del segnale di trasmissione e l’intervento della polizia.

Per i greci è chiaro come il sole che non stanno difendendo solo o in primo luogo ERT in quanto tale, ma che stanno combattendo per la democrazia e per la libertà (di parola, prima di tutto) contro il processo di fascistizzazione dello Stato e della società greca. La lotta per tenere aperto ERT e mantenere in vita le sue trasmissioni è solo un’incorporazione simbolica di questa lotta.

Non è un caso che l’unico partito che ha supportato la manovra di Samaras sia stato Alba dorata. La mossa incostituzionale del governo, che mette in ginocchio anche la cornice costituzionale europea, ha portato alla luce i suoi alleati minori nel governo, creando una frattura significativa nella coalizione, con risultati ancora da vedere. Così, il conflitto su ERT è andato al di là della difesa della televisione pubblica, dei diritti e dell’impiego dei suoi lavoratori, per diventare una lotta per una vera democrazia e per porre fine a questo «stato d’emergenza eccezionale» attraverso la messa al bando della dittatura della Troika e dei governi autoritari dei memoranda.

Negli ultimi quattro giorni la popolazione greca, ancora una volta, è stata ostinata nella sua determinazione a combattere e controattaccare il regime dittatoriale e politico dei governi della Troika. Migliaia ogni giorno si sono assemblati attorno alla sede principale di ERT ad Atene e nelle filiali delle città più piccole, i due maggiori sindacati (GSEE e ADEDY) hanno convocato per il 14 giugno uno sciopero generale con un’affluenza di decine di migliaia di persone, il sindacato dei giornalisti sta facendo appello per realizzare scioperi di una giornata a ripetizione permettendo che siano realizzati solo programmi d’informazione che trasmettano il segnale di ERT (che il governo ha tagliato anche inviando ai punti di trasmissione la polizia in assetto antisommossa), decine di media sociali e stazioni radio locali o alternative stanno trasmettendo il segnale di ERT rompendo nella pratica il silenzio che il governo ha cercato di imporre. Il sostegno dei lavoratori dei media e della popolazione greca è tale che ogni giorno decine di canali mediatici e sempre più gente si sintonizzano sul segnale di ERT. Un’operazione che ieri ha costretto il ministro delle finanze a minacciare di togliere la licenza a qualunque media che trasmetta ERT.

Accanto a questo, la protesta internazionale, che si è espressa nelle proteste di fronte ai consolati greci di tutto il globo e con messaggi di solidarietà da parte di molti sindacati internazionali dei giornalisti e di molti media (come la BBC, Liberation ecc.) ha causato parecchi fastidi e una grande pressione al governo greco. D’altra parte, i governi europei che pure hanno in alcuni casi espresso la loro preoccupazione sono rimasti in silenzio supportando le misure di Samaras, come se sapessero che la forza è l’unico mezzo per sottrarre alla popolazione greca ciò che vogliono.

È arrivato il momento che tutti mostrino la loro solidarietà al popolo greco. È il momento dell’azione internazionale. Occupando i giardini di fronte alle sedi di ERT, i greci hanno alzato la voce e hanno espresso la loro solidarietà con striscioni e cartelli alla sollevazione turca di Gezi Park, piazza Taxim e di ogni altro luogo nel paese vicino. Mentre la lotta va avanti e il governo vacillante tenta di riprendere l’iniziativa, intensificheremo il conflitto, sapendo che lunedì prossimo i leader dei partiti di coalizione si incontreranno per cercare una via d’uscita dal disordine. È arrivato il momento che ognuno, in Grecia e non solo, intensifichi la pressione per destabilizzare il regime della Troika e rovesciare il suo governo.

I greci sono in debito per la solidarietà ricevuta finora. E sappiamo che è una lotta comune all’Europa e al Sud globale, alla periferia e alla metropoli, una lotta che dobbiamo combattere e vincere insieme.

Aspettiamo le vostre iniziative di solidarietà.

Dalla sede principale di ERT

Solidarity for All

Venerdì 14 giugno

info: international@solidarity4all.gr

Per firmare la petizione contro la chiusura di ERT clicca qui

Greek Left Review

The Guardian

Guarda il video dello sciopero del 14 giugno

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SvfyJDJYtpU[/youtube]
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